Itinerari

Le Isole Pontine


PONZA (imbarchi a Formia, Terracina, San Felice Circeo, Anzio). Fu importante base in età romana, e dell’epoca restano le grotte di Pilato, un murenario scavato nella roccia subacquea, grandi opere idrauliche, tunnel. L’abitato è settecentesco, e si svolge lungo il colorito corso Pisacane. Gli edifici di rilievo sono la cinquecentesca Torre dei Borboni (oggi albergo), il municipio, la chiesa della Trinità. Il semicerchio di case sovrastante il porto, il colorato profilo roccioso, le cento calette e i piccoli tratti di spiaggia, il mare con i fondali di rara bellezza, sono elementi indimenticabili. Per coglierne tutta la bellezza è necessario un giro completo in barca che farà scoprire dal mare forme rocciose stranissime, il faro, i faraglioni, la spiaggia di Chiaia di Luna e Punta Capo Bianco, e punti magici come i faraglioni di Lucia Rosa, le cale Feola, dell’Acqua, Fontana, Fonte, la Cala del Gaetano, lo scoglio Spaccapolpi, cala d’Inferno, cala del Core, la spiaggetta di Frontone.
A circa 6 miglia dal porto di Ponza si trova
PALMAROLA: forme e fondali meravigliosi, come la movimentata roccia che comprende ossidiana e altri minerali vulcanici.

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ITINERARIO LATINA-CORI-ROCCAMASSIMA-NINFA-NORMA-SERMONETA-BASSIANO-LATINA-APRILIA – CISTERNA


(Lunghezza: circa 130 km. L’itinerario parte dalla pianura e percorre una zona dei monti Lepini e di piccoli centri ricchi di fascino e di storia). Partendo da Latina, si raggiunge in circa 20 km. CORI (300 m.), le cui origini affondano nel mito. La località era già fiorente nel V sec. a.C., a cui risale probabilmente la più antica delle tre cinte di mura poligonali, restaurate nel medioevo, e rinforzate con nuove torri e bastioni. Vi si aprono le porte Romana, Signina e Ninfina. Il simbolo monumentale della città è il Tempio di Ercole (I sec. a.C). Allo stesso periodo risale il Tempio di Castore e Polluce, di cui restano solo due colonne appoggiate a un edificio moderno. Di età romana sono, nella parte bassa del paese, il Pozzo Dorico e il Ponte della Catena.

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Sezze-Roccagorga-Maenza-Prossedi-Pisterzo- Roccasecca dei Volsci- Priverno-Fossanova-Sonnino


(Lunghezza: circa 110 km. Itinerario attraverso i Monti Lepini e Ausoni, e borghi medievali) Da Latina, seguendo la S.S.156 dei Monti Lepini, dopo avere si supera in pianura Sezze Scalo (da visitare il Museo della Civiltà Contadina), e si giunge in circa 24 km. a SEZZE (319 m.). Le origini della città risalgono alla preistoria, come testimoniato da alcune importanti emergenze preistoriche come il (Riparo Roberto, la grotta Iolanda, e la grotta Arnalo dei Bufali, dove fu trovato (e staccato) un disegno schematico raffigurante un uomo, databile tra il Mesolitico e l’Eneolitico. Nel nucleo urbano, la parte più antica è rappresentata da mura poligonali di quattro stili che percorrono il perimetro. Di età medievale il Duomo (elementi romanici e gotico-cistercensi), la chiesa di S.Pietro, l’ex Convento delle Clarisse (chiuso), l’Antiquarium comunale.

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Latina-Tor Tre Ponti-Borgo Faiti-Mesa-Mazzocchio-Borgo Vodice-Borgo Hermada-Borgo S.Donato-Pontinia-Latina


(Lunghezza: 70 km. circa. Alla scoperta dei luoghi della Bonifica dell’Agro Pontino).
LATINA, nata nel 1932 e divenuta capoluogo di provincia nel 1934. Tra i principali edifici d’epoca vi sono: Palazzo Comunale, Palazzi Finanziari, Tribunale, Cattedrale di S. Marco, Palazzo del Governo, Palazzo dell’O.N.C., le Poste, l’Opera Balilla, l’Onmi. Da visitare: Museo Duilio Cambellotti, Pinacoteca d’arte moderna e contemporanea, Museo della numismatica, della medaglistica, della grafica incisa e della fotografia “M.Valeriani”, Museo della Terra Pontina, Museo Sessano ’50 (B.Podgora) e Antiquarium Comunale (Procoio di B.Sabotino). La zona più importante di Latina dal punto di vista archeologico è la località LE FERRIERE (presso BORGO MONTELLO) dove sono stati portati alla luce importanti resti della città italica di Satricum, con il Tempio della Mater Matuta. Si lascia la città in direzione Latina Scalo e, presso l’incrocio con la S.S.7 Appia, si incontra un epitaffio con lapide che ricorda i lavori di bonifica di Pio VI. Presa l’ Appia in direzione sud, si attraversa TOR TRE PONTI, stazione di cambio in età romana da cui partiva il Decennovium e, dopo circa 4 chilometri, BORGO FAITI (da visitare il Centro Esposizioni storiche di Piana delle Orme): esso rappresenta il sito di FORUM APPII dove S.Paolo, durante il suo viaggio verso Roma, incontrò le prime comunità cristiane. Proseguendo si giunge a MESA, importante statio romana.

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Latina-Capoportiere-Lago di Fogliano-Lago di Caprolace-Lago di Paola-S.Felice Circeo-Fonte di Lucullo-Sabaudia-Latina


(Lunghezza: 70 km. circa all’interno dei diversi ambienti del Parco Nazionale del Circeo). Da Latina si raggiunge in circa 6 km il mare in località Capoportiere; da qui si prosegue lungo la strada costiera in direzione sud, entrando nel territorio del PARCO NAZIONALE DEL CIRCEO. Due ambienti naturalistici caratterizzano il primo tratto del percorso: la duna litoranea e il lago costiero di Fogliano. Il parco, con Villa Fogliano, è raggiungibile dalla via del mare all’incrocio con la Litoranea, e costituisce un ambiente di grande bellezza e serenità. La lungomare costeggia altri tre laghi (dei Monaci, di Caprolace e di Paola o Sabaudia), che, insieme a quello di Fogliano, sono importanti punti di sosta per l’avifauna migratoria. E’ da osservare che in località Rio Martino occorre tornare all’interno perché la lungomare, interrotta dal canale, è poi chiusa alle auto per circa 3 km, percorribili a piedi come straordinario esempio di rinaturalizzazione dunale. Da Borgo Grappa si prosegue lungo la Litoranea per circa 2 km., fino ad incontrare un bivio sulla destra che riporta sulla lungomare. Si fiancheggia sulla sinistra il lago di Caprolace e, quindi, il Lago di Paola, fino a giungere ai piedi del versante settentrionale del Promontorio del Circeo, il Quarto Freddo ricoperto da un fitto bosco mediterraneo.

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Terracina-Campo Soriano-Lago di Fondi-Monte S.Biagio-Valle S.Vito-Lenola-Fondi-Lago S.Puoto-Lago Lungo-Terracina


(Lunghezza: 60 km. circa. L’itinerario comprende la piccola Piana di Fondi-Monte S.Biagio che si apre a semicerchio sul mare, circondata dai Monti Ausoni e Aurunci). TERRACINA. Ai piedi dei monti Ausoni, nel tratto in cui separano la pianura pontina dalla Piana di Fondi, si adagia su circa 15 km. di costa nell’ampio golfo racchiuso dai promontori del Circeo e di Gaeta. Antica città volsca (Anxur), conserva testimonianze di varie età. La sintesi visiva della sua storia si coglie nella piazza del Municipio: ai resti romani del Foro Emiliano, dell’antica Via Appia, del Teatro, del Capitolium, si contrappongono edifici civili e religiosi medievali: la Cattedrale di S .Cesareo, Palazzo Venditti, Torre dei Rosa (oggi sede del Museo civico archeologico “Pio Capponi”) e, più distanti, il Castello Frangipane, il settecentesco Palazzo Braschi (fatto costruire da Papa Pio VI) il Palazzo della Bonifica, ecc.

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Sperlonga - Itri- Santuario della Civita – Campodimele - Sperlonga


(Lunghezza: 60 km. circa. L’itinerario si snoda tra il mare e i monti Ausoni e Aurunci). SPERLONGA, antico borgo di pescatori e ricercato centro turistico balneare, è posta su uno sperone roccioso del Colle S. Magno, a picco sul mare. Conserva intatto il nucleo originario dal sapore tipicamente mediterraneo, con costruzioni bianche, viuzze e scalette che scendono fino al mare. Tra le testimonianze della presenza romana, la più importante è quella rappresentata dai resti della Villa imperiale (visibili dalla via Flacca) e dall’Antro di Tiberio, in riva al mare, all’estremità meridionale della Spiaggia d’Angolo.

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Gaeta - Formia – Maranola – Monte Redentore – Trivio - Castellonorato – Spigno Saturnia – Scauri - Minturno - SS.Cosma e Damiano – Castelforte – Suio Terme


(Lunghezza: 95 km. circa. Itinerario nel Golfo di Gaeta, tra il mare, la collina e la montagna). GAETA, posta su un’appendice marittima dei monti Aurunci (penisoletta di Monte Orlando), su una costa in cui la natura offre ambienti diversi, fatti di belle spiagge e roccia, è una delle principali mete turistiche. Di origini antichissime, fu prima Repubblica marinara e, nel 1860-61, ultimo baluardo della monarchia borbonica. I segni più importanti dell’epoca romana sono nei pochi resti della marittima villa di Fonteo Capitone (spiaggetta di Fontana), nel grande mausoleo di Lucio Munazio Planco, nei pressi del Santuario della Trinità a Monte Orlando (area protetta facente parte, insieme all’omonima Oasi Blu marina, del Parco regionale Riviera di Ulisse), e nel Mausoleo di L.Sempronio Atratino.

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